-1- Nel mare meridionale

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    Il mare meridionale, un mare sconosciuto agli occhi di Sein, un mare inesplorato dal marine ma un mare dove dovrà risiedere per ordini arrivati dall'alto, che gli piaccia oppure no. La brezza è leggera e fresca mentre le onde aggressive vengono solcate dalla barca dove il marine è stato assegnato, non sa cosa aspettarsi da quest'isola, sa poco di ciò che è successo su di ella e sa ancora meno come comportarsi in un luogo dove ogni pensiero conta e ogni azione cambia l'esito di tutto, in fondo pecca di esperienza sul campo. In un momento dove i pensieri corrono e l'ansia o il nervosismo possono attaccare il cervello creando stati di inadeguatezza e paura, Il marine guarda il mare con un viso rilassato quasi a leggere lo scorrere dell'acqua ascoltando le sinfonie create dalle onde, il cervello corre di pensieri superflui come "chissà se ci sarà il sole quando arriveremo?" oppure "potrò mangiare della buona carne lì?" creando un'atmosfera serena nella psiche di Sein. L'isola si mostra davanti alla nave e tutta la ciurma si prepara all'attracco, Sein stringe qualche corda di poco conto e pulisce la prua della nave, da brava recluta. Finiti i compiti cercando di non lasciarsi alle spalle nemmeno un singolo dettaglio, Sein scende con calma dalla nave, prima un piede poi l'altro, la scala termina e poggiando i piedi sul molo, il marine non può fare a meno di alzare lo sguardo per godere dell'incredibile opera che la natura presenta su quest'isola, Mmm.. Un veloce sbuffo quasi a trattenersi per poi cercare di raggrupparsi con altre reclute, non sa esattamente dove andare per ricevere ordini quindi meglio seguire qualcuno dello stesso rango e sperare di raggiungere il posto giusto pensa Sein.


    Polv
     
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    Giornata tranquilla nel regno di Torino, quanto meno meteorologicamente, si perchè infatti la Marina è ancora ben attiva con le sue missioni diplomatiche, cercando di fare da paciere fra le popolazioni indigene che sembrano in procinto di scendere in guerra in quella piccola ma piena di conoscenza isola del Mare meridionale.
    Questo ovviamente Sein non lo sapeva, se non per alcune voci che correvano fra le reclute che erano appena sbarcate nella parte soprannominata "Marziale" ovvero una parte dell'isola tenuta sotto il controllo della Marina.



    Le reclute vennero fatte scendere dalla nave e messe in fila da un Sergente, uno di quelli classici di ferro che con voce squillante, strillava al gruppo di reclute di cui faceva parte anche Sein. Il Sergente accompagnerà la dozzina di Reclute in una sorta di tendopoli in quello che sembra un grosso cortile, a quanto pare quella parte di Marziale era territorio di addestramento e alloggio per le reclute. Arrivati lì. sempre in fila, il Sergente riprese a parlare con la sua potente e autoritaria voce
    FORZA TUTTI IN FILA E SULL'ATTENTI! Fra poco conoscerete il vostro supervisore!
    Le reclute assecondando gli ordini del Sergente andrebbero a creare una fila, e dopo alcuni minuti, una figura imponente inizierà ad avvicinarsi a loro.
    Buongiorno Capitano!
    Buongiorno Sergente!
    Quello davanti alle reclute è il Capitano Nelson, un uomo che arriva quasi ai 2 metri di altezza con un fisico asciutto e tonico, i suoi capelli rossi raccolti in una piccola coda di cavallo e la sua lunga ma curata barba lo facevano spiccare.
    Bene possiamo senza perdere troppo tempo con le presentazioni...Io sono il Capitano Nelson e per il momento sarò il vostro supervisore insieme al Sergente Marsh.
    Il capitano tirò fuori una sigaretta dalla tasca dei suoi bianchi pantaloni, ed iniziò a boccheggiare.
    Bene, per il momento vogliamo conoscere un pò le vostre abilità. A coppie sarete chiamati dal Sergente, e inizierete unl leggero Sparring, ovviamente nulla di impegnativo e serio, cercate di non farvi male!
    Il Sergente quindi si schiarì la voce, prendendo in mano una piccola cartellina.
    Ovviamente ci tengo a specificare, niente armi per il momento, vogliamo solo testare la vostra forma fisica e le vostre abilità nel corpo a corpo, non vogliamo nuovi arrivati già in infermeria, quindi...andateci piano!
    Il Sergente quindi inizierà a turno a chiamare le coppie, e finalmente come ultima coppia. Chiamerà anche Sein e il suo parigrado. Lo sparring durerà per tutta il resto della mattinata, fino ad ora di pranzo, venendo ben osservati dal Capitano Nelson e dal Sergente Marsh che saltuariamente parlottavano tra di loro vedendo le reclute affrontarsi.

    CITAZIONE
    Ciao è benvenuto nella tua prima role!
    Ti ricordo che puoi muovere e ruolare personaggi minori, come ad esempio il tuo compagno di sparring in questo caso. Ma non puoi muovere personaggi di rilievo come il Capitano ed il Sergente.


     
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    Le urla del Sergente riecheggiano nel cervello di Sein che istantaneamente lo segue insieme alle altre reclute verso la zona di addestramento. La tendopoli della zona Marziale attendeva con ansia le reclute che marciavano a passo spedito e scandito secondo il volere del Sergente. La fila si forma velocemente appena arrivati sul campo e il silenzio è padrone del luogo. L’arrivo del Capitano crea stupore in Sein, un capitano e un sergente sullo stesso platone, l’isola doveva essere per forza in subbuglio e sul piede di guerra pensa ingenuamente il ragazzo. Egli conosce poco della situazione dell’isola sapendo solo ciò che viene detto in alcune camerate e non riusciva a pensare ad altro. L’idea di un possibile guerra lascia viaggiare la mente di Sein che si disinteressa dei discorsi dei superiori che sembrano voler incitare una sfida tra compagni per testare le abilità. Sein rimane un po’ amareggiato di ciò, un uomo con una passione così ardente per la battaglia, si sentiva sprecato a combattere senza l’uso di armi e soprattutto cercando di non fare del male all’avversario. Sentito il suo nome si posiziona davanti al suo compagno e si presenta < Piacere, recluta Mastin... >, una rapida leccata di lingua sulla cicatrice causata dal fervore dello scontro, non era un duello all’ultimo sangue ma era comunque una sfida di forza, e lo spadaccino si stava eccitando. Il ragazzo si mette subito in posizione portando gli avambracci in alto, praticamente all’altezza della testa, e si pone col baricentro leggermente spostato da un lato grazie al piede destro che si mette davanti al sinistro, completando una classica posizione di Muay Thai. L’assenza delle armi è un enorme deficit per Sein che con la sua poca muscolare può fare poco a mani nude. Il compagno di sparring apre lo scontro attaccando Sein con un pugno dritto verso il viso dello spadaccino, disarmato, che grazie alla sua postura va a bloccarlo sfruttando gli avambracci ma risentendo comunque della forza del suo avversario. Il suo avversario è un uomo dalla spiccata goffaggine ma con un corpo tonico e robusto capace di sprigionare un ottima forza con i suoi pugni, sicuramente un avversario difficile per Sein che però risponde subito con un calcio frontale diretto al quadricipite del suo avversario. Il colpo è leggero ma la goffaggine dell’avversario unita a un possibile infortunio alle gambe rendeva lo stesso vittima della morsa di Sein. Lo scontro continua a svolgersi in maniera semplice col grosso omone a sbracciare cercando di colpire il fugace Sein mentre lo stesso schiva e colpisce ripetutamente puntando sempre al medesimo quadricipite. La fatica inizia a farsi sentire per entrambi con Sein che è obbligato ad incassare un paio di colpi in più mentre il suo avversario quasi lacrimante ha ormai i movimenti molto limitati con una gamba quasi distrutta e un enorme peso sulle spalle causato dalla fatica di portare in giro quell’enorme corpo. La campanella del pranzo suona sotto gli occhi vigili del Sergente e del Capitano, i due combattenti invece sentito il suono si avvicinano e si stringono la mano a terminare lo scontro.
     
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    Lo sparring con il pari grado si era rivelato più serio del previsto, dato che il collega di Sein era rimasto vigile si, ma visibilmente dolorante per le ferite subite alla gamba, il suono della campanellina aveva decisamente salvato la recluta dal finire in infermeria al primo giorno e a Sein di rimediare una strigliata da parte del Sergente.

    Le reclute vennero quindi fatte accomodare intorno ad un bivacco improvvisato, e il pranzo iniziò. Il cuoco cominciò a passare fra le reclute con un grosso pentolone fra le mani, servendo ai nuovi arrivati prima una sbobba fatta di patate schiacciate e piccolissimi pezzettini di carne di maiale e poi una piccolissima fetta di crostata di mele, ovviamente il tutto fra le non poche lamentele delle Reclute, che si aspettavano un pranzo di tutt'altro livello. A Sein la scelta se fare o meno amicizia con gli altri Marine durante questo lasso di tempo. Fatto sta che a circa metà del pranzo, il Sergente Marsh si sarebbe avvicinato a Sein vociferando qualcosa sotto voce nelle orecchie del ragazzo.
    A fine pranzo sei convocato nella tenda del Capitano.
    Per Sein non era difficile trovare la tenda del capitano, era decisamente la più grande e sfarzosa di tutta la tendopoli, facilmente individuabile dato che era bianca e con il classico stemma della Marina. Forse Sein aveva già attirato l'attenzione dei "piani alti" con quel semplice sparring?

     
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    La stretta di mano è sincera e dura più del dovuto, forse perché il ragazzone si appoggia leggermente a Sein, ma viene interrotta bruscamente dalle urla del Sergente. Sein abbassa così la testa in segno di scuse verso il suo compagno e il Sergente, non gli sembrava di aver esagerato ma forse come primo impatto non era stato il migliore. Il ragazzo arriva tardi a pranzo insieme al suo compagno, si siedono sul bordo della lunga panca e attendono con pazienza la sbobba preparata per loro. Il cibo non sembra invitante ma la fame di entrambi non potè resistere anche al solo pensiero di avere del cibo davanti. Durante l’adorato pasto, la mano di Sein non riusciva a smettere di formicolare, la sfida era stata troppo eccitante e vedere l’avversario chiuso nella sua morsa lo stava facendo impazzire dalla voglia di lottare di nuovo. < Scusa ancora, forse ho esagerato… > Si scusa col suo compagno che sembra non interessarsene preso sia dal cibo che dal dolore alla gamba. Fino alla fine del pasto Sein non aprirà più bocca, non è un ragazzo socievole e sicuramente in quel momento non avrebbe potuto non parlare della sua sfida, il che avrebbe attirato una certa antipatia. Il pranzo scorre liscio e il giovane si “gode” la sbobba, andando a volte a leccarsi la cicatrice, finché circa a metà pranzo il Sergente sembra avere qualcosa da dirgli, < Sì, signor Sergente > risponde con serietà Sein ai cui per un attimo pervade un brivido lungo la spina dorsale pensando di aver fatto qualcosa di sbagliato. Finito il pranzo, il giovane non ci pensa due volte e dopo essersi reso presentabile, pulendosi lo sporco del campo d’addestramento di dosso, si reca davanti alla tenda del capitano, la più grande del campo. < Recluta Mastin a rapporto, avete chiesto di me signore? > Dice con tono alto e sicuro, rimane lì in piedi in attesa di risposta, è scortese entrare nella casa di qualcuno senza aver avuto il consenso dallo stesso o no?
     
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    Sein non faticò molto a trovare la tenda del capitano, ed entrando poteva notare come la medesima era si più grande, ma i comfort erano praticamente gli stessi delle tende per le reclute, dato che la maggior parte dello spazio era occupato da scatoloni e schedari, contenenti fogli su fogli di chissa che cosa. Ed era proprio in uno di questi schedari che il Capitano Nelson stava rovistando qualcosa non accorgendosi in un primo momento dell'entrata di Sein.
    Dove diavolo l'avrò messa?
    Il Capitano sembrava molto spaesato, ma finalmente si accorse della Recluta.
    Oh salve Mastin, mi scusi ma ero sovrappensiero, entra pure e accomodati.
    L'accomodamento non era altro che una sedia piegabile posizionata vicino ad un tavolino anche esso piegabile che funzionava da scrivania, anche sul tavolino erano presenti fogli su fogli, tra missive personali, e documenti che sembravano più formali. Nelson prese posto sul lato opposto del tavolino, e notando forse un pò di rigidità da parte della recluta, lo tranquillizzò.
    Tranquillo non sei qui per una strigliata, nulla del genere, te l'avremmo fatta se avessi mandato il tuo pari grado in infermeria...
    Nelson accennò un sorriso, mentre rovistò per un attimo fra la pila di fogli sul travolino, ed estraendo da sotto questa pila il suo pacchetto di sigarette, non perdendo ad accendersene una ed iniziare a fumare.
    Ascolta...abbiamo notato durante lo sparring che sei molto più in forma dei tuoi colleghi. Quindi vogliamo subito assegnarti una missione. Solitamente dobbiamo seguire un protocollo e lasciare che le reclute si ambientino un pò per i primi 3 giorni, ma abbiamo deciso di fare uno strappo alla regola con te.
    Ancora un paio di boccate alla sigaretta.
    Non è nulla di complicato, dovrai solo fare il turno di guardia notturno al nostro magazzino. Te la senti?

     
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    Sein entra tranquillamente nella tenda, la stessa si scopre essere una tenda normale ma dotata solo di dimensioni eccessive. Su tutto il suolo della tenda, scartoffie e documenti la fanno da padrone ma una figura dai capelli rossi spicca ancora di più, è il Capitano intento a cercare qualcosa nel casino di fogli. < Salve a lei, signore > risponde Sein al capitano che lo saluta accorgendosi in ritardo della sua presenza, il ragazzo va a sedersi sulla rustica sedia pieghevole offerta dal capitano. Sedutosi con una posa ritta e ordinata, Sein va ad ascoltare ciò che il suo superiore ha da dirgli, < Sono felice di ciò, signore > è sollevato di non dover subire una punizione a causa dello sparring. Il discorso continua e le orecchie del giovane ascoltano attentamente ogni parole che esce dalla bocca del Capitano, era stato riconosciuto per le sue abilità e, secondo i superiori, era già pronto a svolgere dei compiti sin dal primo giorno. < Sono confidente nelle mie abilità, signore > risponde Sein con tono sicuro alla richiesta del Capitano, non aveva dubbi, è l'uomo giusto per il compito, attento e che non si lascia sfuggire niente. Il Capitano, anche lui, difficilmente non riuscirà a farsi sfuggire la frenesia che pervade la dita del giovane che si muovono incessantemente durante la loro conversazione.
     
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    Perfetto, mi piacciono i ragazzi volenterosi!
    Il Capitano diede l'ultima boccata alla sigaretta per poi spegnerla in una noce di cocco improvvisata a posacenere.
    Bene puoi tornare con i tuoi compagni, hai il pomeriggio libero, fai quel che vuoi in questo lasso di tempo...io ti consiglerei di fare un sonnellino, il viaggio non deve essere stato facile, e siccome dovrai restare sveglio per l'intera notte, avrai bisogno di recuperare un pò di sonno!
    Nelson accennò di nuovo un sorri, per poi alzarsi dalla sedia, e iniziare ad accompagnare Sein all'uscita della tenda.
    Verso le 22:00 manderò il Primo Ufficiale Carson, farai squadra con lui per il turno notturno. Carson ti spiegherà tutti i dettagli.
    Sein passerà il tempo come più gli aggrada, ma non prima di aver participato ad una leggera "lezione" di un quindicina di minuti tenuta dal Sergente Marsh, nel quale spiegava la situazione dell'isola alle Reclute sbarcate in quella mattinata. Marsh spiegò di come la Marina stava cercando di riappacificare la popolazione nativa del Regno di Torino, ovviamente mantenendo sempre le cose generiche e mai scendere nei dettagli. Alle 22:00 puntuale come un orologio, Sein vedrà un ragazzo mingherlino con una particolare capiglatura afro e con un piccolissimo pizzetto alla fine del mento, probabilmente più grande di Sein di qualche paio di anni. Il ragazzo si avvicinerà a lui.
    Recluta Sein? Sono il Primo Ufficiale Kit Carson, è pronto?

     
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    < Ascolterò il suo consiglio e aspetterò il il Primo Ufficiale Carson, arrivederla signore > Si congeda dal Capitano con queste parole e si dirige alla lezione sulla situazione dell'isola esposta dal Sergente. La lezione non dura molto e le nozioni sono alquanto generali, giustamente dato che una recluta dovrebbe sapere solo il minimo indispensabile. Sein segue comunque attentamente la lezione, dovrà già avere a che fare con l'isola quella sera quindi meglio non perdere anche la più piccola, e probabilmente sommaria, informazione. Finita la lezione, Sein si dirige subito verso la tenda assegnatogli, la mattina non aveva avuto la possibilità di potersi fare una doccia o di sistemare i propri averi e quel momento era il più adatto. Fatta una doccia e dopo aver finito di sistemare le proprie cose, il ragazzo si sdraia sul letto, lo sparring e il viaggio non aiutavano la sua condizione ma soprattutto il turno notturno era alle porte e non poteva di certo arrivare in uno stato dove poteva mettere a repentaglio l'intero campo. Dopo lungo e rigenerante sonnellino pomeridiano, il giovane si sveglia e si prepara, l'uniforme entra comoda e il giovane non può fare a meno di guardarsi più volte allo specchio, quella uniforme nel futuro sarà coperta di sangue e con tante medaglie pensa il giovane autocompiacendosi. Alle 22.00, come detto dal Capitano, si presenta puntuale al giovane il Primo Ufficiale Carson, un uomo dalla bassa statura e dal capello afro che chiede a Sein se è pronto per la missione, < Scusi signore, prendo velocemente la mia arma e sono pronto > risponde Sein che va velocemente a recuperare la sua Zen per infilarla nel fodero posto sulla sua sottile schiena. < Faccia strada, signore > dice al Primo Ufficiale mostrandosi pronto a partire per la posizione di guardia.
     
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    Il Primo Ufficiale Carsono aspettò che il suo commilitone prendesse la sua arma, per poi iniziare a camminare verso il magazzino. Camminando insieme al suo superiore, Sein poteva notare come il ragazzo dagli afro capelli, sembrava non avere molta voglia di fare quel turno notturno, chissà se solo per la seccatura di stare sveglio tutta la notte, o forse per quello che stava per rivelare alla recluta Mastin.
    Quindi mi hanno detto che devo spiegarti i dettagli ecco...
    Carson prese qualche secondo per cercare le parole giuste.
    Vedi il fatto è che...anche se questo viene segnato come un semplice turno di guardia è un qualcosa di più.
    Il Primo ufficiale iniziò a spiegare a Sein di come il magazzino fosse l'unica struttura costruita in legno dai Marine, questo perchè spesso veniva attaccata da alcune teste calde che volevano aizzare la guerra, e tentavano di sottrarre e distruggere le risorse dei Marine, visti come inutili pacieri in una guerra civile. Carson spiegò anche che era da un pò che il magazzino non veniva attaccato, circa 2 settimane per essere precisi, e di come gli attacchi fossero sempre avvenuti di notte e di come le stesse guardie dovessero essere vigli e attenti più del solito.
    Comunque sia, devi sapere che in caso di attacco, possiamo difenderci ovviamente, ma dobbiamo stare attenti a non ferire o peggio, uccidere nessun uomo delle tribù, se ciò avvenisse tutti gli incontri avuti fin'ora per appaciare queste persone diverrebbero inutili.
    Carson prese ancora qualche secondo, anche se era un Primo Ufficiale, non sembrava molto a suo agio a dare ordini a qualcuno, forse quella era la sua prima volta.
    Quindi si beh ecco...fa attenzione a non esagerare troppo e catturiamoli vivi, ci penserà poi il Capitano a rilasciarli!
    I due quindi arrivarono al magazzino, che si trovava a ridosso di una scogliera avendo così il retro della struttura adiacente a questa scogliera, Carson spiegò a Sein che ciò era stato fatto di proposito, principalmente per rendere più facile il trasposrto di risorse per le navi, e soprattutto per evitare attacchi alle "spalle" dalle teste calde appartenenti alle tribù. Quando arrivarono dinanzi alla porta del magazzino, Carson battè sulla spessa porta in legno con tre ben scanditi pugni, forse una sorta di codice fra le guardie che si davano il cambio. Dopo qualche secondo la porta si aprì, e due Marine uscirono dal magazzino, visibilmente assonnati, i due erano la coppia che era stata assegnata al turno mattutino. Dopo un veloce scambio di battute, in cui i due Marine fecero un breve rapporto al Primo Ufficiale Carson, si avviarono verso la tendopoli per iniziare il loro meritato sonno, lasciando quindi Carson e Sein a guardia del magazzino. Entrando nella struttura, Sein poteva notare come il magazzino fosse molto meno spazioso di quello che sembrava dall'esterno, infatti in esso erano casualmente accollati diverse casse, alcune contenevano cibarie e beveraggi, altre invece munizioni e armi bianche. Al centro del magazzino c'era anche un piccolo tavolino con un paio di sedie, usato dalle guardie, ciò si poteva notare dal fatto che le due guardie del turno di prima avevano lasciato ancora degli avanzi delle loro cena su quel tavolino. il magazzino era inoltre privo di finestre, era quindi impossibile guardare all'esterno.
    Bene, direi che adesso siamo ufficialmente di guardia. Mi raccomando se dovessi notare qualcosa avvisami prima di fare qualsiasi mossa!
    Il turno di guardia iniziò quindi, e Sein e Carson passarono la maggior parte del tempo in silenzio, Mastin aveva potuto notare come il suo superiore non fosse un tipo molto loquace, il Primo ufficiale passò quelle prime 2/3 ore a prepare un nero e forte caffè che offrì a Sein e a giocare con le carte ad uno strano solitario. A ridosso della quarta ora di guardia, Sein iniziò a senitre degli strani versi di animali provenire dall'esterno, o quantomeno sembravano essere animali ma venivano ascoltati dopo pause di circa un minuto, e sembravano provenire sempre da parti diverse. Girandosi verso il suo superiore, Mastin avrebbe notato come quest'ultimo si fosse abbioccato in bilico su una delle sedie non accorgendosi di quei rumori. Cosa avrebbe fatto Sein? Richiamare l'attenzione del suo superiore? O fare prima un rapido check per capire cosa fossero quei suoni?

     
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    Sein camminava assieme al superiore, lo stesso non sembrava troppo pronto per il turno di notte, quasi svogliato di farlo, ma il ragazzo non dà troppo conto. Il superiore va spiegare la situazione al ragazzo, Sein sperava ci fosse una situazione di guerriglia simile a questa anche se da come si esprimeva Carson la Marina sembrava più intenzionata a mediare piuttosto che a farsi rispettare. Questa idea di mediazione non andava a genio al ragazzo che voleva assapora una guerra sanguinosa con le sue stesse mani ma se i superiori credono che sia meglio patteggiare allora forse è davvero meglio così. < Sarò attento a non ferire nessuno, signore > Dice Sein al Primo Ufficiale, affranto da questa informazione Sein intuiva che questo compito era molto più arduo di ciò che credeva e sicuramente sarebbe stata una lunga notte. Arrivati al magazzino, Carson e Sein avrebbero dato il cambio ai loro compagni che avevano avuto il turno precedente, l’interno del magazzino sembrava più piccolo rispetto all’esterno ed era contornato da enormi casse. < Lo farò, signore > rispose al Primo Ufficiale, se qualcosa dovesse succedere è normale avvisare un superiore, le prime ore passano tranquille con il primo ufficiale che cerca di distrarsi mentre Sein rimane vigile mentre sorseggia il caffè a lui offerto. A un certo punto dei rumori animaleschi vengono percepiti da Sein che subito si alza in piedi e si avvicina alla porta del magazzino, i rumori sono strani e sono scanditi da delle strane pause, <signore, si sentono dei rumori provenienti dall’esterno, se lei è d’accordo andrei a controllare > dice quasi urlando per cercare di svegliare il dormiente Primo Ufficiale, i rumori indicavano sicuramente qualcosa di sospetto ma la non familiarità con l’isola di Sein magari gli stava facendo un brutto scherzo. Il ragazzo decide comunque di richiamare l’attenzione del superiore in modo tale da avere il permesso di fare un controllo esterno.
     
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    Il Primo ufficiale sobbalzò dalla sedia e dopo un primo momento di spaesamento e leggero terrore per la voce alta di Sein si alzerà dalla sedia.
    Che succede?
    Proprio in quel momento un altro di quegli anormali suoni, ma questa volta decisamente più vicino, rimbobò nella notte, facendo allarmare il Primo ufficiale Carson.
    Cavolo...sono qui, questi strani versi di animale sono loro, e lo fanno per portarci ad uscire dal magazzino, e purtroppo...dobbiamo farlo. Sein vieni con me, dobbiamo assolutamente fermarli prima che tentino di entrare nel magazzino
    Carson si precipitò verso la porta, e proprio nel momento in cui la apre, e mette fuori il primo piede, una freccia saetterà verso il superiore di Sein, passando fortunatamente a pochi centimetri dalla sua faccia.
    Diamine, da dove è sbucata quella freccia?
    Era difficile prevedere da dove gli offensori potessero attaccare, fuori era buio pesto, salvo per l'area dell'entrata del maggzino che era illuminata da due grosse lampade appese agli angoli del tetto del magazzino, fortunatamente però i nemici sembravano non voler sfruttare questo vantaggio, dato che i due poterono sentire un grido di guerra avvicinarsi a grande velocità verso di loro poco prima che due figure sbucassero dalla nera notte.
    YIAYIAYIAYIAAAAAAAAAIIIIIII
    I due uomini che sbucarono fuori erano molto simili, entrambi avevano una carnagione scura, dei lunghi capelli neri e portavano un vestiario davvero minimo praticamente coprente solo le parti intime, i due si scagliarono verso i Marine dividendoli, uno ingaggio subitò uno scontro 1 contro 1 con il Primo Ufficiale, l'altro si lanciò verso Sein impugnando la sua lancia, e scaglio un affondo con la punta appuntita mirando alla gamba sinistra della Recluta. Sein doveva difendersi e attaccare subito, ma sempre ricordandosi delle parole del suo superiore, niente bagni di sangue!


    CITAZIONE
    Bene si passa alla parte del combattimento! Dovrai iniziare con una difesa e poi attacco. Ti ricordo che i tuoi attacchi e tecniche non avranno autoconclusività cosi come le tue difese, quindi cerca di descrivere sempre come e dove sferri l'attacco, ma non se colpisici il nemico. Inoltre, alla fine del post dovrai mettere una tabella come questa che vedi qui sotto, nella tua dovrai anche inserire Stamina, Equipaggiamento e Ferite oltre alle tecniche se ne userai. Per qualsiasi dubbio o domanda, non esitare a contattarmi in privato :D

    Nome: ??
    Energia Bianca
    Forza : ??
    Destrezza: ??
    Costituzione: ??




    Edited by Polv - 26/10/2023, 20:17
     
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    < Capisco… > Il Primo Ufficiale aveva spiegato sufficientemente la situazione, stavano venendo attaccati e dovevano difendersi. Una freccia passò a poco dalla faccia di Carson mentre lo stesso cercava di aprire la porta, Sein non poté fare a meno di leccarsi la cicatrice preso dall’eccitazione, la battaglia che tanto aspettava stava per iniziare. L’esterno era buio, così buio che solo le due lampade poste sul tetto del magazzino rendevano visibile l’area, due figure fecero la loro apparizione accompagnate da un grido di guerra. I Marine furono divisi dovendo ognuno combattere contro uno dei due uomini minacciosi. Sein viene attaccato da l’uomo che possiede la lancia, quest’ultimo non perde tempo e tenta un affondo verso la gamba sinistra del marine. Sein crede che la scelta migliore sia difendere quell’attacco sfruttando Zen ma l'imboscata lo aveva preso di sorpresa e probabilmente non avrebbe fatto in tempo a sfoderarla ed a difendersi. Sein cerca così di schivare il colpo, prova a sfruttare il piede destro come piede perno per poi girare il bacino facendo in modo da togliere la gamba dalla traiettoria. Sein andrebbe in seguito ad estrarre Zen dal fodero ed a portare un fendente discendente verso l’asta della lancia usata dal suo avversario. Sein cercava di danneggiare l’arma così che avrebbe potuto destreggiarsi con maggior facilità senza doversi preoccupare della grossa gittata dell’arma. Durante la schivata, Sein non riuscirà a fare a meno di mostrare un grosso e inquietante sorriso.

    Nome PG: Sein T. Mastin
    Energia: Bianca
    Fazione: Marina
    Altezza: 180 cm
    Classe: Maestro D’Armi
    Forza: 10
    Destrezza: 25
    Costituzione: 20
    Stamina: 150 - 10
    Equipaggiamento: Zen (+10 Forza)
    Status Fisico: Normale
    Status Mentale: Normale
    Tecniche Usate:
    CITAZIONE
    Nome Tecnica: Circus Shot
    Descrizione: Sein fa un passo in avanti e va a porre il peso sul proprio ginocchio, fatto ciò va a prendere la lama con entrambe le mani e la porta sopra la testa. Finite le preparazioni, Sein colpisce il nemico con un rapido fendente discendente che va a sfruttare il peso dell'arma.
    Costo: 10
     
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    La difesa di Sein riuscì anche se a malapena, ma la velocità di esecuzione di Mastin era stato abbastanza per non fargli subire danni. Sfortunatamente per lui però anche il suo avversario era veloce e svelto di mente. L'uomo tibale aveva capito le intenzioni di Sein di voler rompergli la sua adorata lancia, e restando fermo sul posto fece roteare velocemente il bastone all indietro per poi sferrare un attacco dal basso fermando con la punta l'arma di Sein e facendo subito un salto all'indetro mettendo un pò di distanza fra se e la recluta. La situazione quindi era ancora in perfetta parità e la recluta potè notare come il suo nemico sembrasse divertito da quello scambio di colpi iniziale, dato che aveva accennato un sorrisetto.
    L'uomo tribale però ricominciò subito l'offensiva, ancora una volta caricandosi con quel grido di guerra sentito in precedenza, l'uomò caricò con la sua lancia in avanti, facendola roteare velocemente davanti a per poi sferrare un attacco a sorpresa con la punta aguzza, mirando alla gamba destra di Mastn. La pericolosità di quell'attacco era proprio l'imprevidibilità da dove il colpo potesse arrivare. Finito il suo attacco l'uomo siascicò qualcosa, appena comprensibile per Sein.
    Tu uomo in bianco, dare cibo a Kuampur!
    Il guerriero aveva quindi pronunciato il suo nome, non che alla Recluta Sein importasse ovviamente, ma sembrava una cosa onorevole per il nostro guerriero tribale rivelare il proprio nominativo al suo avversario.



    CITAZIONE
    Nome Tecnica : Colpo Roteatorio difensivo
    Descrizione : Versione difensiva del Colpo roteatorio questa volta l'utilizzatore resterà fermo sul posto, roteando la sua lancia e andando a bloccare eventuali colpi sferrati dai nemici.
    Energia : Bianca

    CITAZIONE
    Nome Tecnica : Colpo Roteatorio
    Descrizione : Roteando la lancia e avanzando velocemente verso il suo avversario, l'utilizzatore cercherà di non far capire da dove sferrerà l'attacco, per poi finire con un affondo.
    Energia : Bianca

    CITAZIONE
    La tabella è perfetta, ma c'è una cosa da cambiare. Da regolamento gli attacchi e le difese semplici consumano 1 di stamina, devi quindi modificare (nel prossimo post) la tua stamina dato che la tua prima difesa era una difesa semplice. Tranquillo è un errore da poco quindi non preoccuparti troppo!

    Nome: Kuampur "La lancia"
    Energia Bianca
    Forza : ??
    Destrezza: 20
    Costituzione: ??


     
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    L'Osservatore

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    La difesa aveva funzionato, era stato un enorme rischio ma aveva funzionato, Sein era così pronto per attaccare. Le mani si muovono veloci e sono pronte a colpire la lancia dell’uomo tribale che però reagisce immediatamente, gira su se stesso e si difende dall’attacco utilizzando la punta dell’arma. La situazione è pari e l’uomo cavernicolo sembra godersi lo scontro ma mai quanto Sein, la faccia si era arrossita, le pupille dilatate e la bocca mostrava un sorriso che poteva essere comparato a quello del Joker. Gocciole di sudore scivolano sulla cicatrice del Marine che si lecca la stessa cicatrice preso dall’eccitazione. In quel momento di stallo Sein urla < Primo Ufficiale mi sente? >. Concentrato nella battaglia, non poteva di certo distogliere lo sguardo dall’avversario per guardare la situazione del compagno, così decide di provare a capire usando la voce, in fondo che cos’altro dovrebbe usare? L'uomo tribale va ad attaccare sfruttando la propria lancia e Sein non riesce a capire precisamente dove è diretto l’attacco, la lancia rotea troppo veloce e la casualità del colpo crea delle incertezze nella testa di Sein che non potevano essere risolte. L’opzione decisa dal marine sarebbe quella di andare ad effettuare una capriola laterale per provare a schivare l’attacco. L’attaccante avrebbe avuto più problemi a colpire un bersaglio in movimento e la posizione laterale rendeva difficile colpire con un affondo fatto con una lancia, questo pensa Sein. Dopo l'attacco l'uomo sembra pronunciare il suo nome a Sein che risponde col tono di una persona disinteressata < Sein dice di ucciderci. Adesso! > l'enfasi su "adesso" si presenta decisa e determinata quasi come se il marine stesse davvero sognando uno scenario del genere dove entrambi lottano fino alla morte. Subito dopo, la mente correrebbe subito alla prossima mossa, come avrebbe potuto rispondere portandosi in vantaggio? Non sapeva la situazione di Carson e non poteva ferire gravemente il suo avversario, cosa poteva fare? Le risposte non arrivano perchè l’istinto predatorio prende il sopravvento sulla razionalità del marine, Sein andrebbe subito ad avvicinarsi nuovamente all’avversario sfruttando un’altra capriola e andrebbe a portare un fendente ascendente che taglierebbe dall’ombelico fino al petto, l’attacco era completamente istintivo e non aveva freni, la furia della battaglia spingeva Sein al massimo senza potersi interessare delle conseguenze.

    Nome PG: Sein T. Mastin
    Energia: Bianca
    Fazione: Marina
    Altezza: 180 cm
    Classe: Maestro D’Armi
    Forza: 10
    Destrezza: 25
    Costituzione: 20
    Stamina: 139 - 10 - 10
    Equipaggiamento: Zen (+10 Forza)
    Status Fisico: Normale
    Status Mentale: Normale
    Tecniche Usate:
    CITAZIONE
    Nome Tecnica: Dancer Roll
    Descrizione: Sein esegue una capriola laterale cercando di schivare l'attacco diretto verso di lui.
    Costo: 10

    CITAZIONE
    Nome Tecnica: Acrobat Cut
    Descrizione: Sfruttando la struttura slanciata, Sein va a fare una capriola in avanti per poi in un solo movimento mettersi in ginocchio e poi colpire con un fendente ascendente.
    Costo: 10
     
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21 replies since 23/10/2023, 07:43   189 views
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