Dati generali

● Nome: Hunter
● Cognome: Black
● PV: Cid Kagenō (The Eminence in Shadow)
● Soprannome:
● Età: 18
● Altezza: 1,75
● Luogo di nascita: Gray Terminal
● Isola inizio avventura: Isola di Dawn

● Fazione: Pirata
● Mestiere: Dottore
● Razza: Umano
● Classe: Marziale
● Stile Avanzato: //
● Frutto del Diavolo: Sand Sand - Sand Sand no Mi (Prenotato)
● Predisposizione Haki: //
● Energia: Bianca
● Taglia: 0

Il background

Nato nella parte più povera del Regno di Goa, sull’isola di Down, esattamente egli estremi della tendopoli.
Fin da piccolo la sua vita è stata segnata dalla crudeltà dell’uomo che lo disprezzava e lo guardava come un rifiuto perché era povero, dalla crudeltà di chi essendo forte si permetteva di fare e prendere tutto ciò che voleva.
Il giorno che segnò l’inizio del suo percorso ed il suo sogno di diventare un pirata avvenne in una notte piovosa quando aveva 10 anni.
Quella notte fu una delle più fredde ed umide che ricordava, la giornata era stata difficile e non era riuscito neanche a capitare abbastanza acqua sia per se che per la madre, infatti da bravo figlio quale era la diede interamente a lei che era fisicamente più provata rispetto a lui.
Proprio all’ora di cena si iniziarono a sentire urla poi delle luci che venivano da fuori si fecero sempre più vicine, fino a quando un gruppo di banditi entrarono a forza nella loro abitazione rompendo tutto; sembravano più interessati a creare il panico che a derubare, anche perché erano poveri quindi non avevano nulla di valore da essere rubato, ma uno di loro prese di mira l’acqua della donna così per prenderla la uccise, proprio davanti agli occhi del piccolo Hunter che cercò di tamponare la ferita causatagli dal coltello del bandito che se ne andò ridendo e dichiarando:

- Ho fatto un po’ di pulizia, sto facendo un servizio utile alla società! AHAHAHAHAH

Hunter in lacrime dovette assistere alla morte della madre tra le sue braccia, il sangue di lei aveva ricoperto le sue mani, quel calore gli sembrò essere l’ultimo gesto di sua madre di proteggerlo, fino a quando non cessò anche quello e fu così che alla disperazione succedette l’ira, il desiderio di vendetta.
Hunter corse fuori ed inseguì gli assassini di sua madre che si stavano dirigendo verso il monte Corbo, ma quando li raggiunse erano già stati tutti sterminati, ai piedi del cadavere di quello che aveva accoltelato la madre vide un uomo, con la lama della spada ancora gocciolante di sangue, che distolse lo sguardo dal suo operato per notare il piccolo Hunter che gli urlava:

- GRAZIEEEE!!!

Fece una pausa per asciugarsi le lacrime e poi continuò dicendo:

-Come posso diventare forte come te?! Io sono debole e questo ha causato la morte di mia madre… voglio essere come te!

L’uomo gli andava incontro e gli rispose:

-Non ti consiglio di diventare come me, per il regno io sono come un pirata…

-E con questo?! Cosa ha fatto il regno per me e mia madre?! Ci ha lasciati nella povertà, a morire di fame e di sete, ad essere vittima dei banditi ben sapendo che non ne avevamo la forza!
IO DIVENTERÒ UN PIRATA! IL PIÙ FORTE DI TUTTI E NESSUNO OSERÀ PIÙ TORCERE UN CAPELLO A CHI MI STA A CUORE!
A chi oserà mettersi contro di me farò capire ciò che ho passato io, in questo modo non ci riproveranno mai più!

L’uomo si fece commuovere dallo spirito combattivo che mostrava il piccolo nello sguardo, così lo crebbe sotto la sua ala, gli insegnò le basi della medicina, dato che in passato fu un medico, lo addestrò a combattere, a sopravvivere, lo allenò nel corpo e nella mente per svariati anni, fino a quando Hunter non compì 18 anni e decise che era arrivato il momento di prendere il mare per trovare la sua nuova famiglia e di mostrare la sua forza al mondo intero.