Da spazzatura a Terrore dei Mari

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    CITAZIONE
    Narrato
    -Parlato
    "Pensato"
    -Parlato Mentore

    Erano ormai passati 2 anni dalla notte in cui Hunter divenne allievo dell'uomo che gli mostrò la forza necessaria a sopravvivere in un mondo come quello in cui vivevano, le giornate passavano veloci e sentiva che portava con sé un cuore malato dal desiderio di forza, di vendetta nei confronti del mondo, l'oscurità si diffondeva nel suo cuore come fosse un virus impossibile da curare, era disposto a convivere con essa purché alla fine gli facesse ottenere ciò che voleva.
    L'uomo vedeva quel male nel cuore nel ragazzo, non sapeva se fosse giusto assecondarlo addestrandolo nel combattimento oppure era meglio cercare di fargli vivere la sua infanzia ed alleviare il suo dolore, ma conoscendo la crudeltà del mondo pensò che era giusto infondergli le conoscenze della medicina, le nozioni della vita al di fuori dell'isola e le basi del combattimento, anche perché la sua determinazione l' avrebbe portato lo stesso su quella strada intrisa di odio e sangue, tanto valeva fargliela intraprendere pronto, avrebbe trovato sollievo per il suo dolore ed una cura per il suo male durante il suo viaggio.
    Gli anni passarono sempre più veloci, gli allenamenti si facevano di anno in anno sempre più intensificati e difficili, ma Hunter non si dava mai per vinto, continuava con determinazione, a testa alta e con il fuoco nello sguardo a procedere avanti...

    "Non mi interessa se cado, mi rialzerò sempre! Non mi interessa se finiscono le energie, ne troverò di nuove! Non mi interessa se si romperanno tutte le ossa del mio corpo, si salderanno più forti e resistenti di prima!"

    L'Uomo rimase stupito da Hunter, non sembrava un bambino, sopportava un allenamento dopo l' altro meglio anche di un adulto, probabilmente il suo obiettivo era più importante della sua stessa salute; guardandolo gli tornò in mente il ricordo di sé quando aveva la sua stessa età, era solo un bambino viziato, figlio di un medico del regno che si svegliò da quel sogno in cui viveva quando il padre venne ucciso da uno dei suoi pazienti perché era un nobile e desiderava sua moglie perché era troppo bella per stare con un semplice medico e poi la madre si suicidò per il dolore, lasciandolo completamente da solo in un mondo difficile imparando sulla sua pelle cosa significava sopravvivere, lottare e rubare per restare in vita.
    Finalmente dopo tanti anni, Hunter raggiunse i 18 anni, era diventato un bel ragazzo, col fisico scolpito, prestante, con lo sguardo di ghiaccio e pronto a tutto; il suo mentore gli aveva insegnato tutto ciò che conosceva, a adesso il suo pupillo aveva un'ultima sfida affrontare per essere pronto, gli raccontò della sua infanzia e che negli anni rimase informato sulla vita del nobile che aveva distrutto la sua famiglia, venne a sapere che andò in disgrazia qualche anno dopo e che poi coi pochi soldi che gli erano rimasti si trasferì sul Monte Corbo dove aveva assolto alcuni dei banditi per servirlo in cambio di soldi e donne.
    Chiuse gli occhi ed incrociò le braccia assumendo una posizione di estrema serietà e poi aprendo gli occhi disse ad Hunter:

    -Gli uomini che hanno ucciso tua madre erano al suo servizio! Hanno saccheggiato la tua gente su suo ordine, per questo quella notte mi trovavo lì, per ucciderli ed ostacolarlo piano piano.. LUI E' LA CAUSA DELLA MORTE DI TUA MADRE!

    Fece una pausa e poi gli disse:

    - La tua sfida finale è infiltrarti nel loro nascondiglio, trovarlo e poi starà a te decidere cosa fare, consegnarlo alle autorità e fare giustizia... o ucciderlo e compiere vendetta per la tua e la mia famiglia!

    Finito di parlare, l' uomo andò ad aprire un baule che conservava gelosamente e poi diede ad Hunter il suo contenuto, l'ultima cosa che gli era rimasta di suo padre, un lungo cappotto nero come la notte più buia dotato di un cappuccio, per muoversi nelle tenebre sempre col viso coperto.
    Adesso che Hunter conosceva tutta la verità, doveva iniziare a prepararsi per compiere la sua ultima prova... giustizia o vendetta?

    -Mia madre, la tua famiglia... quest'uomo ha tanto sangue sulle sue mani, sangue di persone innocenti, persone buone... la mia non sarà né giustizia né vendetta...il karma lo colpirà come una tempesta che non lascia scampo.
    Tigris
     
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    Il suo nemico ben fisso nella mente, l'Isola di Dawn sotto i suoi piedi ma da dove iniziare?

    Tentare di assalire un ex nobile era pur sempre una missione difficile, soprattutto considerando i molteplici mercenari che sicuramente aveva assoldato per difendersi da uomini che avevano subito torti in passato.

    Qual era il suo modus operandi? Come desiderava muoversi?

     
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1 replies since 29/3/2024, 12:46   17 views
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