Ozen "L'inamovibile"

Assassinio alla regina.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Rivoluzionari
    Posts
    6,680
    Location
    Sperone

    Status
    Anonymous
    Sphinx

    [Tik-Tok-Tik-Tok] Un orologio ondeggiava con il suo pendolo nell'enorme sala del castello, nella 4 fascia del nuovo mondo, ove la ciurma era intenta a partire, volenteroso di adempiere al lavoro che la loro signora aveva dato, la ricerca di una nuova leva, un cacciatore di taglie che si era fatto valere nelle ultime cacce, ma che sembrava sottrarsi continuamente agli occhi di colei che raramente, perdeva uno scontro nel corpo a corpo, colei che nella sala del trono ondeggiava, ormai in trance, alla ricerca del suo obiettivo.

    ..Mia signora, la nave è pronta..

    Un sospiro da parte della donna, la quale fece un gesto con la mano, muovendola lentamente e congedando uno dei suoi uomini, il quale non aveva molta esperienza, ma conosceva benissimo quelle che erano le usanze dei White Whistle, famiglia creata da colei che chiamavano Regina, Madre, ma che il mondo conosceva come: l'inamovibile.

    -----------------------------------------------------------------------------------------

    Passarono ore e proprio per ciò che era accaduto e con la nave ammiraglia distante, qualcuno iniziò a superare le mura del castello, camminando lentamente per il perimetro e facendo in modo che, ogni vedetta potesse essere messa fuori gioco, ma nessuno venne ucciso, coloro che avevano avuto quella missione, erano giunti a Sphinx grazie ad una talpa, la stessa che si era allontanata poi con la nave, ammantata di buona volontà e pregna della fiducia della propria regina.

    Non facciamo chiasso, dobbiamo arrivare alla sala del trono..
    ..Siamo a Sphinx, qui c'è la donna inamovibile..
    Coraggio fifone, verremo pagati cosi tanto da non dover mai piu intascare taglie e il capitano ne sarà felice..
    Erik, lei ha occhi ovunque..
    Marcus, non ricapiterà mai piu un occasione del genere, la ciurma è via in missione..
    Da quando siamo qui mi sento continuamente osservato

    Il duo proseguì il proprio cammino, gli occhi di Erik notarono come ogni uomo fosse vestito con lunghe vestigia rosse, simili ad armature medievali, poi, giunti nel cortile, il duo notò un grande albero, completamente tinto di nero in quello che era il suo tronco ed i suoi rami, ma petali di ciliegio ornavano quest'ultimi, rendendo quasi finto quell'arbusto, alto vari metri, visibile dal porto, da cui i due erano giunti.

    ciliegi-in-fiore

    ..L'albero dei giganti, pensavo fosse una leggenda...
    Non perdiamo tempo, idiota..

    Il duo proseguì, non notando come una siluette da una finestra li aveva visti ed un sorriso sghembo si aprì, divertito da ciò che vedeva, ma nessuna parola, in un battito di ciglia era già svanita, chi sa verso quali lidi, ma sicuramente allarmando la propria signora, la quale sarebbe stata allertata, mentre il trono della Regina era vuoto, privo di colei che l'aveva reso il cimelio ancestrale che molteplici uomini avevano avuto il piacere e dispiacere di vedere, per inchinarsi e siglare il patto, oppure morire, dinanzi alla Signora inamovibile.

    -----------------------------------------------------------------------------------------

    L'enorme scalinata attendeva il duo, lento iniziò a salire, non vi erano luci, solo statue, le quali sorreggevano armi in rame, se pur esse fossero fatte di puro granito, un materiale in disuso e che Sphinx commerciava con le zone basse e alte della 4 fascia, cosi come con le isole minori nel paradiso, il nuovo mondo era un posto cosi bello, per chi giungeva nelle varie fasce senza cattive intenzioni, ma non era il caso del duo.

    Ho paura Erik..
    Sono delle statue, smetti di spaventarti

    Forse fù la paura, forse un sinistro movimento, ma Marcus tradì la propria posizione, urlando, spaventato per ciò che aveva visto, arretrando e voltandosi alla base delle scale, aveva visto le ombre mutare, qualcosa si era mosso e sorrideva, ma il suo compare era rimasto calmo e non era stato colpito da una tale allucinazione, la quale invece poteva anche essere reale, a Sphinx i peggiori incubi divengono realtà ed il duo lo sapeva.

    Idiota, non urlare, lei potrebbe sentirci..

    Ma nel voltarsi, Marcus stava già scappando, diretto verso la base delle scale, eppure si percepì un fischio nell'aria, quello che era un enorme uncino, si mosse verso il corpo del ragazzo e [Spunk] andrebbe ad ancorarsi intorno al suo corpo, andando lentamente a trascinarlo, mentre Erik aguzzò lo sguardo, sperando di non essere visibile nel buio, ma una spettrale lanterna ondeggiava su un tetto e vicino ad essa una figura mascherata, con una luce spettrale verde, quasi mortuaria, che sorreggeva nell'arto sinistro proprio l'uncino, ormai conficcato nelle carni del fuggitivo.



    Quale..soave musica giunge alle mie...orecchie..

    L'essere iniziò a richiamare la propria arma, le unghie di Erik abbandonarono le sue dita, contro una forza che lentamente iniziava a richiamarlo a se, ma quando l'uomo distese la mano, alla ricerca di un aiuto di Marcus, il ragazzo si rifiutò, mettendosi nella posizione di copertura verso quella che era la statua piu vicina, secondo lui, non visibile al carceriere.

    ERIK...ERIK...AIUTAMI..

    Trascinato, mentre un sorriso illuminava la maschera del carceriere

    ..L'eternità..che...potremo condividere...

    Un ultimo strattone ed il corpo si accasciò al suolo, portando via letteralmente una sorta di involucro intorno l'uomo, non era l'anima, ma lo spirito che l'uomo possedeva, la sua "fedeltà" alla causa, il corpo si rialzò, ma come se fosse privo di qualunque controllo e volontà, si gettò dal parapetto, mentre la lanterna nella mano destra del carceriere, si illuminò, creando finalmente luce sulle scale e illuminando lo stesso Erik, il quale iniziò a correre.

    ..Oh..un'altro spirito perduto..

    Corse Erik, venendo mancato un paio di volte ed iniziando a salire le scale, raggiungendo l'enorme portone del castello, aperto, iniziando la sua corsa verso quella che era l'unica zona ove poteva essere salvo, mentre dal tetto il suono delle catene e dell'uncino che roteava nell'aria, accompagnò l'uomo nel suo Tour del castello.

    Ormai all'interno, Erik potè vedere numerosi quadri, molti raffiguranti una donna, ma un quadro raffigurava un enorme golem, fatto di una materia nera e vari puntini bianchi, con uno scudo, gli occhi di Erik rimasero stupiti da un tale figuro, che fosse il marito della Regina? che fosse il padre? un figlio? ma dinanzi a tale spettacolo un suono sorto si sentì [Sbam] ed Erik si sentì venire meno.



    -----------------------------------------------------------------------------

    Gli occhi si riaprirono, seduto in quella che era la sala del trono e dinanzi a se l'essere vestito nelle lunghe effigia da cavaliere, completamente nero e con il cappello ben sorretto, che non permetteva la visibilità sul volto, ma solo due occhi, di un bianco latte,che erano privi di pupille, ma osservavano Erik.

    Re, la prego, mi risparmi...

    La figura si alzò, andando a muoversi e poggiando la mano sulla fronte dell'uomo, mostrando come la stessa fosse cosi piccola e cosi fragile, poichè alla minima pressione la testa parve scricchiolare, prossima magari alla rottura, eppure Erik non riusciva ad urlare, la sua voce non usciva dalla sua bocca, se pure urlasse a squarciagola, aveva perso la propria voce?

    ..Giungi nel mio castello per uccidere la regina..

    La voce era soave, gli occhi dell'armadio presero lentamente colore, divenendo neri, ed Erik sentì il suo urlo, il quale eccheggiava nella stanza, se pure fossero soli sentiva che la sua vita veniva meno, ma non fù quello a spaventarlo, poichè la mano dell'energumeno sollevò l'enorme cappello mostrando il volto del possessore, una donna, dai capelli bianchi e neri, sedendosi sul trono ed osservando colui che avrebbe dovuto assassinarla.

    0e187dde2e141bb38a067f1153bcfaf7

    ..Benvenuto a Sphinx giovane assassino, il tuo viaggio è andato bene?..

    A quelle parole, Erik provò a dire qualcosa, gli occhi della donna però parvero quasi tramutarsi in una coltre dalla zona sinistra, un occhio velato che lasciava intravedere l'iride nero, mentre il destro si tramutò in un viola acceso e lentamente la voce venne meno, era flebile quella che percepiva, era la sua, ma intorno a se la stanza sembra quasi non esserci più.

    ..Mia signora, andrò via immediatamente, risparmi la mia vita..

    L'uomo provò a piangere, ma i suoi occhi non vedevano piu la luce, l'occhio che prima era velato ora era di un rosso acceso e il volto della regina mostrava un macabro sorriso, mentre eccola sollevarsi e poggiare proprio sugli occhi la mano, mentre Erik vedeva solo le ombre avvicinarsi e quei due colori cosi diversi.

    4ab29fda8e0b731fbe4dd01046070c31

    Avresti dovuto farne buon uso, ma il tuo supplizio non sarà la morte...

    Vista, udito, tatto, gusto e olfatto vennero completamente annullati in quell'istante ed Erik, privato del suo pianto, delle sue lacrime, mentre spaesato giunse varie ore dopo alla base delle scale, le stesse dove il corpo di Marcus si era gettato dal parapetto, la marina aveva perso l'ennesimo cacciatore d'elite: Erik "Last Whisper".

    ------------------------------------------------------------------------------------------------

    ..Madre, perchè hai parlato a quel ragazzo?..

    Disse il carnefice, osservando la donna giocare con un globo piccolissimo, che ruotando era pieno di vari colori, ma Ozen lo tenne nella mano, per poi tramutarla in un nero pece e [CRASH] spazzarlo in vari pezzi.

    ..Permettimi di giocare, figlio mio, infondo la vita è un sogno meraviglioso da cui tutti dobbiamo pur svegliarci...






     
    .
0 replies since 5/4/2022, 18:06   160 views
  Share  
.